L’Australia è stata teatro di alcune gare decisive nella storia della F1, nonché di alcuni dei momenti più controversi ed emozionanti di questo sport.
Nel 1994 è stata teatro del famoso incidente tra Michael Schumacher e Damon Hill, mentre nel 2016 abbiamo assistito a un grave incidente tra Fernando Alonso ed Esteban Gutiérrez.
Dal 1996, anno in cui è stato trasferito all'Albert Park di Melbourne, fino al 2019, il circuito ha sempre ospitato la gara di apertura della stagione, ad eccezione del 2006 e del 2010. Nel 2020 e nel 2021 ha dovuto rinunciare al suo ruolo di prima gara della stagione, venendo cancellato a causa della pandemia di coronavirus, ma nel 2022 è tornato come terza gara dell’anno.
Il Gran Premio d'Australia 2024
Il Gran Premio d'Australia è sempre stato un appuntamento interessante. Le numerose curve e il carattere di circuito semi-cittadino fanno sì che sorpassare sia una sfida impegnativa nella gara di casa di Daniel Ricciardo. Nel 2024 il Gran Premio sarà, come lo scorso anno, il terzo appuntamento in calendario.
Il circuito di Albert Park
Il circuito di Albert Park è un tracciato veloce e tecnico e le sue prime curve sono spesso teatro di incidenti, come quello di Martin Brundle nel 1996.
Il rettilineo di partenza e di arrivo è la prima zona DRS, mentre il rettilineo successivo alle prime due curve è la seconda. Il rettilineo dopo le curve 3 e 4 è stretto e difficile da padroneggiare, come dimostra l’incidente di Pastor Maldonado all'ultimo giro qui nel 2012, finito a muro con la sua Williams mentre cercava di strappare a Fernando Alonso il quinto posto.
Seguono alcune curve più dolci prima dell'insidiosa Curva 9, da cui è obbligatorio uscire bene per affrontare i veloci sinistra-destra della 10 e della 11.
Il giro si conclude con una serie di curve ad angolo retto che riportano sul rettilineo di partenza. Una delle maggiori critiche mosse al tracciato negli ultimi tempi è stata la mancanza di sorpassi. Nel 2018, ci sono stati solo cinque sorpassi in pista durante tutti i 58 giri della gara.
Storia della gara
La seconda gara in Australia è stata una delle più memorabili nella storia della Formula 1. Si trattava dell'ultima gara della stagione e Nigel Mansell, Nelson Piquet e Alain Prost avevano tutti la possibilità di vincere il campionato del mondo.
Mansell partiva in pole ma perse posizioni alla partenza, riuscendo comunque a portarsi in una posizione che gli avrebbe permesso di vincere il titolo. Al 63° giro, lo pneumatico di Mansell esplose, costringendolo al ritiro. Prost precedette Piquet e conquistò il titolo, il secondo dei suoi quattro.
Nel 1993, l’Australia fu teatro dell’ultimo podio di Senna e Prost: Senna primo con la sua McLaren e Prost secondo con la sua Williams. Fu l'ultima gara di Prost e Senna ebbe il suo incidente mortale all'inizio della stagione successiva, prima che potesse conquistare il suo primo punto per la Williams, dopo aver sostituito Prost per il 1994.
Tuttavia, il momento forse più famoso e controverso ad Adelaide si verificò proprio nel 1994, quando Michael Schumacher sterzò volontariamente contro Damon Hill mentre quest'ultimo lo stava superando, costringendo entrambi al ritiro e consegnando a Schumacher il titolo, il primo dei suoi sette. Molti ritennero che Hill fosse stato danneggiato e chiesero la squalifica di Schumacher, ma tutto finì in un nulla di fatto.
Lo stesso Schumacher e la Ferrari dominarono le gare disputate all’inizio degli anni 2000, prima che iniziassero a susseguirsi una serie di piloti e team differenti sul gradino più alto del podio. Fisichella, Alonso, Raikkonen, Hamilton e Button hanno vinto tutti in Australia, così come McLaren, Renault, Ferrari, Lotus e Brawn GP.
Negli anni di dominio Red Bull è arrivata una sola vittoria degli austriaci con Vettel, mentre dall’inizio dell’era ibrida è stata una questione tra Mercedes e Ferrari: quattro vittorie per i tedeschi, tre per gli italiani. Nel 2023 la vittoria è andata a Max Verstappen, in un momento della stagione in cui sembrava che Sergio Perez potesse ancora impensierire l’olandese.