Volti noti
Come molti giovani talenti, Pierre ha fatto la gavetta nelle classi inferiori prima di finire nel mirino di una grande squadra. Subito dopo l'inserimento del francese nel programma junior della Red Bull nel 2014, Gasly è stato battuto nella Formula Renault 3.5 da un altro giovane talento del programma: Carlos Sainz.
Un anno dopo, Gasly è passato a correre a tempo pieno in Formula 2 (allora GP2), ma non ha ottenuto subito buoni risultati. Solo dopo il passaggio alla Prema nel 2016 (dove Gasly è stato affiancato da Antonio Giovinazzi) il francese si è riscattato. Ha vinto il titolo e come ricompensa ha ottenuto l’incarico di pilota di riserva per la Red Bull Racing.
Esordio rimandato
Nella stagione successiva, il francese era anche in lista per occupare il posto vacante alla Toro Rosso. L’ipotesi non si concretizzò e Gasly, con il supporto della Red Bull, passò alla Super Formula in Giappone.
Sebbene Gasly si sia comportato in modo eccellente nella serie, il francese non è riuscito a vincere il titolo. Ma questo non è stato un problema, perché nel frattempo si era liberato un posto alla Toro Rosso: Daniil Kvyat era stato allontanato e Gasly avrebbe potuto prendere il suo posto al fianco di Carlos Sainz per il resto della stagione di Formula Uno.
Anche lo spagnolo, tuttavia, lascerà il team nel corso della stagione (per passare alla Renault in seguito a un importante scambio tra i francesi, la Honda e la Toro Rosso), rendendo Brendon Hartley il nuovo compagno di squadra di Gasly. Per il Gran Premio degli Stati Uniti si è dovuto ricorrere nuovamente ai servizi di Daniil Kvyat, in quanto Pierre ha dovuto completare la sua ultima gara della stagione di Super Formula: una gara che è stata annullata a causa delle condizioni meteorologiche, lasciando Gasly definitivamente in seconda posizione.
Impressionare
Brendon Hartley e Pierre Gasly hanno continuato a formare la coppia di piloti della Toro Rosso nel 2018, con Gasly che è riuscito a ottenere risultati migliori. L'apice della stagione si è avuto in Bahrain, dove il giovane francese è riuscito a concludere al quarto posto. Il resto della stagione, tuttavia, ha visto un calo dei risultati a causa dell'aumento del numero di penalità in griglia.
La Toro Rosso è diventata la cavia della Red Bull per rendere il motore Honda il più valido possibile, prima che il team di Milton Keynes iniziasse a guidare con la power unit giapponese nel 2019. Non solo il motore è passato alla Red Bull, ma anche Pierre ha fatto lo stesso percorso. Daniel Ricciardo è passato alla Renault, lasciando a Gasly il compito di affiancare Max Verstappen. Daniil Kvyat è stato richiamato da Helmut Marko per occupare il posto rimasto vacante alla Toro Rosso.
Il passaggio alla Red Bull è arrivato troppo presto per Gasly. Il giovane francese non era neanche lontanamente paragonabile a Verstappen e aveva già causato problemi alla dirigenza della Red Bull durante i test invernali, quando era finito a muro per ben due volte. Nella prima metà della stagione Gasly non ha mai trovato il ritmo giusto ed è stato sostituito in estate.
Mentre Kvyat è stato nuovamente accantonato, Gasly in Toro Rosso è tornato in forma. La pressione sembrava essere diminuita e la vettura della Toro Rosso si adattava molto meglio allo stile del francese. La ricompensa definitiva per il suo sviluppo è arrivata in Brasile 2019, quando il francese è arrivato secondo nella caotica gara di Interlagos.
Risultati costanti
Nel 2020, Pierre Gasly ha proseguito la sua crescita nella prima stagione corsa con il nome AlphaTauri. Nonostante la partenza difficile, la vettura del francese ha dato il meglio a Monza. Una buona strategia in una gara caotica ha dato vita a una gara fenomenale in cui il francese ha conquistato la sua prima vittoria in F1. Alla fine si è classificato decimo in campionato.
Nel 2021, il pilota francese ha corso di nuovo per la AlphaTauri, questa volta con il debuttante Yuki Tsunoda al suo fianco. Gasly ha dimostrato di essere il leader della squadra nella sua quinta stagione di F1. Con un podio e prestazioni costanti, il francese si è dimostrato un buon maestro per il suo nuovo compagno di squadra.
Anche per la stagione successiva è stato confermato ancora in AlphaTauri, sempre al fianco di Yuki Tsunoda. Tuttavia, le prestazioni sue e della squadra sono state inferiori rispetto alle stagioni precedenti, con un quinto posto in Azerbaigian come miglior risultato. Gasly ha chiuso quattordicesimo in campionato con 23 punti.
Una questione tra francesi
In vista della stagione 2023, viene annunciato il trasferimento di Pierre Gasly alla Alpine, andando a formare un duo tutto francese con Esteban Ocon. I due transalpini sono però acerrimi rivali sin dal karting e anche nella loro prima stagione da “grandi” assieme il rapporto non è sembrato migliorare. Dal punto di vista dei risultati Gasly ha condotto una stagione senza infamia e senza lode, concludendo all’undicesimo posto, quattro punti sopra il suo compagno-rivale, e con un podio conquistato nel complicato Gran Premio d’Olanda.
Pierre Gasly nel 2024
Per Pierre Gasly è una stagione spartiacque. A 27 anni, il francese deve dimostrare di avere il talento che aveva visto in lui la Red Bull e riuscire a fare il salto verso la parte alta della classifica. Nella scorsa stagione ha già dimostrato maturità nel limare le disattenzioni e gli eccessi che lo avevano portato ad accumulare un numero notevolmente alto di punti di penalizzazione, ma c’è ancora lavoro da fare. La Alpine è ansiosa di tornare almeno dove si trovava due anni fa, e se la macchina sarà all’altezza Pierre Gasly potrebbe tornare sul podio anche più di una volta.