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I commissari FIA di F1 emettono il verdetto sulle parolacce di Max Verstappen

I commissari annunciano il verdetto per le parolacce di Verstappen

20 settembre A 13:50
Ultimo aggiornamento 20 settembre A 16:26

    I commissari della FIA non sono soddisfatti delle dichiarazioni di Max Verstappen durante la conferenza stampa di giovedì a Singapore. In essa, l'olandese della Red Bull ha usato la parola "f**k", in contrasto con la volontà dei commissari. Dopo aver convocato l'olandese per spiegare la sua scelta di parole, i commissari hanno deciso di affidargli dei lavori socialmente utili.

    La conversazione tra gli steward e Max Verstappen con il team manager della Red Bull Jonathan Wheatley è durata quindici minuti. Dopo di che, il verdetto è arrivato abbastanza rapidamente:

    "La politica della FIA è quella di garantire che il linguaggio utilizzato nei suoi forum pubblici, come le conferenze stampa, sia conforme agli standard generalmente accettati da tutto il pubblico e dalle trasmissioni. In particolare, questo vale per le dichiarazioni rilasciate dai partecipanti ai Campionati del Mondo, che sono quindi dei modelli di riferimento sia all'interno che all'esterno dello sport. Questo è chiaro nei regolamenti della FIA ed è stato rafforzato da precedenti casi portati davanti ai Commissari Sportivi in Formula Uno, in particolare a Las Vegas nel 2023", hanno dichiarato i Commissari Sportivi.

    "I Commissari Sportivi hanno esaminato la trascrizione della conferenza stampa dei piloti del giovedì della FIA a Singapore e Max Verstappen, pilota dell'auto 1, ha usato un linguaggio per descrivere la sua auto durante l'evento in Azerbaijan che è generalmente considerato "volgare, scortese" o che può "causare offesa" e non è considerato adatto alla trasmissione. Si tratta di una "cattiva condotta" come definita dall'Art. 20 del Codice Sportivo Internazionale e di una violazione dell'Art. 12.2.1.k".

    I commissari sportivi volevano una sanzione più severa

    I commissari sportivi hanno poi riferito di aver visto che le parole di Verstappen non erano dirette a una singola persona o a un gruppo. "Quando è stato convocato dai commissari sportivi, il pilota ha spiegato che la parola usata è ordinaria nel linguaggio, così come l'ha imparata, dato che l'inglese non è la sua lingua madre. Sebbene il Collegio dei Commissari Sportivi riconosca che ciò possa essere vero, è importante che i modelli di comportamento imparino a essere consapevoli quando si parla in pubblico, in particolare quando non si è particolarmente sotto pressione. Verstappen si è scusato per il suo comportamento".

    "I commissari sportivi fanno notare che sono state comminate multe significative per un linguaggio offensivo o diretto a gruppi specifici. Non è questo il caso. Tuttavia, poiché l'argomento è già stato sollevato in precedenza ed è ben noto ai concorrenti, i Commissari Sportivi hanno deciso di comminare una sanzione maggiore rispetto a quella precedente e di obbligare Verstappen a "svolgere un lavoro di interesse pubblico" (Art. 12.4.1.d del Codice Sportivo Internazionale), in coordinamento con il Segretario Generale per lo Sport della FIA".