Domenicali risponde a Verstappen: 'Altrimenti non ci sarebbero stati né Spa né Monza'
Max Verstappen è il pilota di Formula 1 più esplicito sull'argomento: l'aggiunta di circuiti nuovi (spesso stradali) al calendario della F1. Non è un segreto che al tre volte campione del mondo non piacciano circuiti come Las Vegas o Miami. L'olandese preferirebbe correre su circuiti storici come Monza e Spa-Francorchamps. Ma non si può avere l'uno senza l'altro, sostiene l'amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicali.
Quando di recente è stato chiesto a Verstappen quale circuito secondo lui dovrebbe essere aggiunto al calendario della F1, ha citato il Mugello. Il circuito italiano è un ottimo esempio di pista vecchia scuola, dove ogni errore può costare caro e farti finire nella sempre vicina trappola di ghiaia. Inoltre, il Mugello è anche un vero e proprio circuito per piloti, dove ognuno deve impegnarsi a fondo per percorrerlo.
Monza e Spa grazie a Las Vegas nel calendario della F1
Ma non è stato il Mugello, bensì Las Vegas o Jeddah ad aver ottenuto un posto fisso nel calendario della F1 negli ultimi anni. Luoghi in cui la Formula può guadagnare molto. "Gare come Las Vegas, Miami o Gedda pagano Monza e Spa", ha dichiarato Domenicali a Motorsport Aktuell. "Senza questi introiti, non ci sarebbero più le classiche".
Tra l'altro, il futuro a lungo termine di Spa e Monza non è assicurato. I contratti con il circuito delle Ardenne belghe e con il Gran Premio d'Italia scadono dopo la stagione 2025. A proposito di quest'ultimo, Domenicali ha dichiarato che non ci saranno ulteriori trattative per un nuovo impegno fino a quando i proprietari del circuito non avvieranno i lavori di ristrutturazione promessi.