Il boss della Formula 2 è soddisfatto: "Un weekend di apertura vivace".

Pourchaire favorito?

L'anno scorso Pourchaire si è classificato secondo in campionato dietro a Felipe Drugovich. A differenza di Drugovich, che ora è pilota di riserva alla Aston Martin, il giovane della Sauber è rimasto un altro anno in Formula 2, all'ART Grand Prix. Dopo il secondo posto dello scorso anno, ci si aspetta molto dal giovane. Anche Michel se ne è reso conto, ma sa anche che non basta per vincere un campionato.

"Quando Théo Pourchaire ha annunciato il suo ritorno in F2 per una terza stagione, l'obiettivo era molto chiaro: il francese è qui per vincere. E lo stesso vale per ART Grand Prix. La gente si aspetta che il pilota e la squadra lottino per il campionato, ma noi sappiamo che si vince con le prestazioni e la costanza, che nel 2022 sono mancate di tanto in tanto", ha detto Michel.

Michel su Martins

Passare a una nuova classe di corse è sempre difficile. Tutto è diverso e spesso ci vuole un po' di tempo prima che il pilota si abitui alla sua nuova auto. Per questo motivo, i piloti migliori spesso si distinguono da quelli bravi in momenti come questi. Il campione di Formula 3 dello scorso anno, Victor Martins, ha subito dimostrato il suo talento nella sua prima sessione di qualifiche in una classe di gara nuova per lui. "Le qualifiche sono sempre difficili, con una sessione di 30 minuti su mescole diverse da quelle utilizzate nelle prove libere, inoltre le condizioni della pista cambiano notevolmente dalle prove alle qualifiche. Devi davvero mettere tutto insieme per ottenere il tuo miglior tempo sul giro. Martins ci è riuscito, e non solo, conquistando la P2 e assicurandosi la prima fila per il Gran Premio di ART", ha commentato il CEO complimentandosi per le qualifiche di Martins.