Domenicali sulla penalizzazione per Red Bull: "Dobbiamo fidarci della FIA".

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11 dicembre 2022 A 21:18
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Stefano Domenicali sostiene che dovremmo fidarci della FIA per le sanzioni inflitte alla Red Bull Racing per aver superato il budget cap nel 2021. Poiché il budget cap è completamente nuovo, non esiste un manuale su come agire in caso di violazione dei regolamenti finanziari. Domenicali, amministratore delegato di Liberty Media, sostiene a La Gazzetta Dello Sport che si tratta semplicemente di una situazione molto complicata.

"Facciamo un passo indietro. Con l’introduzione del tetto alle spese la F1 ha affrontato un cambiamento positivo ma allo stesso tempo epocale", ha detto Domenicali, sostenendo che il budget cap era necessario per rimanere competitivi con la classe regina del motorsport. Tuttavia, con l'arrivo dei regolamenti finanziari, molte cose sono cambiate.

L'avvento del budget cap è stato molto drastico

Fino al 2020, la Formula 1 aveva solo regolamenti tecnici e sportivi, ma ora è stato aggiunto l'aspetto finanziario. "Non è indolore introdurre una variabile finanziaria. Dunque è stato importante per la FIA organizzare una struttura che non esisteva. I team, in termini economici, erano abituati a spendere tutto ciò che avevano..

Nel 2021 la Red Bull ha sforato il tetto del budget di poco più di un milione di dollari. Per questo, la formazione austriaca è stata multata di sette milioni di dollari (che, tra l'altro, non verranno tolti dal tetto di spesa del 2023) e il 10% in meno di tempo nella galleria del vento nella prossima stagione. La Red Bull ritiene che la sanzione sia pesantemente punitiva, ma i rivali pensano che la squadra di Max Verstappen e Sergio Perez se la caverà benissimo. Domenicali: "Dobbiamo fidarci della Federazione e sperare che la sua decisione, con la punizione alla Red Bull, sia giusta“.

Elogi per Ben Sulayem e la FIA

Nonostante le critiche alla "nuova" FIA guidata dal presidente Mohammed Ben Sulayem nel 2022 siano state numerose, Domenicali è molto positivo sui cambiamenti apportati di recente. "Io sono un po’ fuori dalla mischia e dai tatticismi politici dei team. La Federazione, che è forte nel controllo dei regolamenti, si sta ristrutturando e ricompattando sotto il nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem. . Il sistema dev’essere credibile al 100%, perché succeda serve il contributo di tutte le parti coinvolte: F1, Fia, scuderie, case costruttrici, organizzatori. Siamo in gran salute, ma basta poco per tornare indietro".