Verstappen disgustato dall'odio: "Non prendetevela con la mia famiglia".

Come è emerso chiaramente dopo il Gran Premio del Brasile, la decisione di Verstappen non è arrivata all'improvviso. "Si trattava di qualcosa che era successo all'inizio della stagione. L'ho spiegato in Messico e il team era d'accordo. Siamo andati in Brasile e pensavamo di giocarcela. C'è stato un errore di comunicazione il sabato e la domenica, non mi è stato detto nulla su un possibile scambio. È successo solo all'ultimo giro ed è stato detto alla radio", ha spiegato a GPblog e ad altri durante la conferenza stampa ad Abu Dhabi.

Ha poi proseguito: "Loro [la Red Bull] avrebbero dovuto conoscere la mia risposta da quello che ho detto la settimana precedente". Verstappen riconosce, tuttavia, che la conversazione avrebbe dovuto avvenire molto prima. "Con il senno di poi, avremmo dovuto parlarne prima. Non sono mai stato un cattivo compagno di squadra, sono sempre stato molto disponibile. La squadra lo sa. Metto sempre la squadra davanti a tutto perché è un lavoro di squadra. Dobbiamo essere un po' più aperti e comunicare meglio tra di noi".

Verstappen risponde agli attacchi di media e tifosi

Come ha sottolineato la Red Bull Racing in un comunicato, le reazioni di odio nei confronti della squadra sono state numerosissime. Tuttavia, anche i membri della famiglia di Verstappen hanno dovuto subire le conseguenze. "Ho fatto una pessima figura con i media, ma non hanno avuto un quadro chiaro della situazione. Mettermi in cattiva luce in questo modo è piuttosto ridicolo. Le cose che ho letto sono piuttosto disgustose. Hanno iniziato ad attaccare la mia famiglia, mia sorella, la mia fidanzata e mio padre", dice Verstappen con tono feroce. "Si va troppo oltre quando non si hanno i fatti. Se avete un problema con me, va bene. Ma non prendetevela con la mia famiglia".

Per quanto riguarda lui e la Red Bull, la questione è stata risolta internamente ed è sicuramente pronto ad aiutare Perez a conquistare il secondo posto. "Non vedo l'ora di vedere la battaglia. Come squadra non siamo mai arrivati primi e secondi, se riuscissimo a farlo sarebbe fantastico. Se ci sarà l'opportunità di aiutare come squadra, lo faremo", ha detto Verstappen.